Open Day Hub Novara: aprire il cassetto, quando i sogni diventano bioeconomia
«Per i coraggiosi ci sono i sogni, per gli altri ci sono i cassetti.» Con questa frase, il professor Enrico Boccaleri ha acceso la scintilla all’Hub Rete di Novara, durante un evento che più che una conferenza sembrava una chiacchierata tra visionari e giovani in cerca di direzione.
Il tema? La bioeconomia. Quella che cambia le cose, che crea prodotti che prima non esistevano: come le bioplastiche ricavate da fonti rinnovabili.
Hai mai pensato che dall’amido di mais o dall’olio di girasole possa nascere un materiale compostabile capace di rivoluzionare il packaging, la cosmesi o l’agricoltura?
L’università che cambia pelle
Boccaleri, docente all’Università del Piemonte Orientale, ha raccontato come l’università non si limiti più a insegnare e fare ricerca. Oggi punta a lasciare un’impronta sociale: spin-off, startup, progetti che dialogano con il territorio. La sostenibilità non è più una sezione a parte, ma il filo rosso che tiene insieme tutto.
Novamont: da outsider a game changer
A seguire, Giulia Gregori – mente strategica di Novamont – ha raccontato la trasformazione di un’idea visionaria in un settore industriale riconosciuto. Quando parlare di bioeconomia era da “sognatori”, Novamont ha avuto il coraggio di crederci, creando il Mater-Bi, la bioplastica compostabile che oggi conosciamo.
E tu, ti immagini lavorare in un settore che tiene insieme agricoltura, chimica, economia e ingegneria?
Gregori ha anche condiviso le cinque competenze chiave per i giovani che vogliono farsi strada nella bioeconomia: curiosità senza limiti, pensiero in rete, empatia e comunicazione, ecodesign e analisi ambientale, conoscenza delle regole per cambiarle dall’interno.
Il dibattito con i ragazzi
Il bello? Non è stato un monologo. Gli studenti hanno acceso il confronto con domande concrete: Bruno, ingegnere gestionale, ha chiesto della LCA (Life Cycle Assessment). Erica, chimica con un master in sostenibilità, ha posto la domanda che dovremmo farci tutti: “Quanti sanno che i sacchetti biodegradabili vanno buttati nell’organico?”
Da lì è emerso un tema chiave: la comunicazione. Non basta inventare nuovi materiali, bisogna anche educare a usarli.
Novamont ha raccontato i suoi progetti nelle scuole e con la Fondazione Resoil per proteggere il suolo – una risorsa che, come ha ricordato Boccaleri, non è rinnovabile.
Bioeconomia: sogno o realtà?
Il dibattito si è acceso: greenwashing, burocrazia, sistemi economici che funzionano ma non sono sostenibili. È chiaro: la transizione ecologica non è solo tecnologia, è cultura, consapevolezza e il coraggio di “aprire il cassetto”.
Il messaggio finale
Alla fine, una certezza è rimasta impressa: la bioeconomia non è più un sogno per pochi, ma una frontiera concreta dove università, imprese e giovani possono fare squadra.
E tu, sei pronto ad aprire il tuo cassetto? All’Hub Rete Novara le idee non restano chiuse: si condividono, si discutono, e cominciano a trasformarsi. Proprio come le plastiche che prima non c’erano.
Hub Rete di Novara
Indirizzo: Via Amico Canobio, 4 - 28100 Novara
Orari: dal lunedì al giovedì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14.00 alle 16.30
il venerdì l'Hub chiude alle ore 13.30
Telefono: 331 4630464
e-mail: retenovara@invitalia.it