Dal Laboratorio per l’Imprenditorialità nasce “Vivi”, la Start-up che prolunga la vita del vino

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La passione per il buon vino per creare un dispositivo rivoluzionario: l'avventura imprenditoriale di tre giovani della Campania.

Hai un'idea innovativa? Partecipa anche tu alla prossima edizione del Laboratorio per l'Imprenditorialità
Hai un'idea innovativa? Partecipa anche tu alla prossima edizione del Laboratorio per l'Imprenditorialità

Dal Laboratorio per l’Imprenditorialità nasce “Vivi”, la Start-up che prolunga la vita del vino

Mentre c’è ancora tempo per presentare le proposte progettuali da parte dei Team universitari nell’ambito del Laboratorio per l’Imprenditorialità, ci siamo fatti raccontare come è andata da chi questa esperienza l’ha già vissuta con successo: Generoso Giuseppe Tirone, Team leader di un gruppo che con una idea innovativa ed ecologica ha partecipato alla scorsa edizione del Laboratorio per l’Imprenditorialità, arrivando terzo con il suo gruppo.

 

CI racconti cosa è Vivi?

"Vivi è una start-up nel settore Foodtech, il cui obiettivo è prolungare la shelf-life – ovvero la data di scadenza - delle bottiglie di vino aperte attraverso l'utilizzo di un dispositivo smart elettronico che abbiamo brevettato. Questo dispositivo, dotato di un ago inserito direttamente nel tappo di sughero, consente di versare il vino senza stappare la bottiglia e di rimetterla elettronicamente in sottovuoto. Inoltre, comunica le informazioni relative alla bottiglia, dal tempo di apertura, alla quantità residua, tramite un'app mobile collegata, offrendo una soluzione completa per gestire il processo di conservazione del vino. Oltre ai vantaggi economici legati alla gestione dei vini alla mescita".

 

Cosa vi ha spinto a intraprendere questo progetto così innovativo.

"L'idea è nata da un'esperienza personale durante una serata in un ristorante, quando ho notato che il vino che avevo chiesto, servito in un calice da una bottiglia già aperta, era diventato aceto. Da lì è nata la domanda: c'è un modo per mantenere la freschezza del vino servito un calice alla volta?"

 

Come avete sviluppato concretamente il vostro dispositivo?

"Siamo partiti dall'osservazione del funzionamento dei distributori di igienizzante durante la pandemia, studiando poi meccanismi di creazione del sottovuoto necessario alla conservazione del vino. Alla fine abbiamo creato un prototipo che non solo permette di mescere il vino senza stappare la bottiglia, ma anche di ricreare il necessario vuoto per poterla riutilizzare, misurandone anche la temperatura".

 

Esiste qualcosa di simile sul mercato?

"Certamente ci sono idee analoghe, ma ciò che ci differenzia è il fatto che il nostro è un dispositivo elettronico e non solo meccanico, caratteristica che apre la strada ai molteplici vantaggi del mondo tecnologico dalla componentistica elettronica smart, all’intelligenza artificiale sull'app; inoltre il "ricondizionamento" della bottiglia non avviene con gas o altre soluzioni chimiche ma attraverso la creazione di un sottovuoto che va a riportare il sistema alle condizioni iniziali; la nostra app offre un reale controllo sulle bottiglie così "ricondizionate", comunicando da quanto tempo sono state aperte e quanti calici sono stati spillati. Insomma, abbiamo sviluppato una soluzione per l'intero processo funzionale: dalla scelta del vino migliore in relazione al proprio profilo degustativo caricato sull'app, al “versaggio” del vino già pronto ad essere degustato (per ossigenazione e temperatura) nel calice".

 

Quando avete pensato di partecipare al Laboratorio per l’Imprenditorialità?

"Ne siamo venuti a conoscenza frequentando l’Università di Salerno dove siamo stati seguiti da una mia docente, la Prof.ssa Rosangela Feola, che è anche Tutor del Laboratorio. L’idea c’era, ci sembrava questa una opportunità da non lasciarsi sfuggire per poterla concretizzare e così è stato. Dopo un intenso periodo di passione e lavoro con il Tutor per affinare la nostra idea progettuale, abbiamo presentato la domanda e il progetto ha raggiunto un significativo traguardo: il terzo posto a livello nazionale del Laboratorio per l'imprenditorialità. Questo riconoscimento ha rappresentato l'inizio di un percorso ricco di sfide e opportunità, per me e il Team composto da Armando Zambella e Giovanni Sullutrone che hanno abbracciato la visione e la missione dell'idea con determinazione".

 

Quali ostacoli avete incontrato lungo il percorso e come li avete superati?

"Grazie al sostegno del Laboratorio abbiamo potuto dare avvio all’idea, continuando a lavorarci soprattutto dopo aver ricevuto il premio, modificandola, adattandola e migliorandola lungo il percorso. Qualsiasi idea che nasce da un problema ha senso, quale più quale meno. La sola idea però non è nulla, c'è bisogno criticarla, trovare le persone giuste insieme a voi che ci lavorino e crederci. Un consiglio che darei ai giovani imprenditori è di non innamorarsi troppo della loro prima idea … e di essere contenti per ogni errore, di qualsiasi tipo, perché è lì che c’è sempre da imparare di più".

 

Cosa ti piacerebbe suggerire ai ragazzi che vorrebbero partecipare al Laboratorio per l’Imprenditorialità?

"Fate queste tipo di esperienze e provate a portare avanti percorsi di questo tipo insieme alla vostra carriera universitaria. Sarà un impegno in più sicuramente, ma ne avrete prima o poi vantaggi, sia come competenze trasversali, capacità di problem solving, pensiero critico, comunicazione efficace, lavoro di squadra, che come competenze imprenditoriali, la capacità di innovare, di identificare opportunità di business, di gestire rischi. Non vedetelo come sacrificio, ma come investimento su di voi".

 

Qual è il vostro prossimo passo?

"Siamo alla ricerca di partner per la produzione e la commercializzazione del nostro prodotto, con cui condividere i vantaggi di questa soluzione che abbiamo già brevettato".

 

Come vedi il futuro di  "Vivi"?

"Crediamo che il futuro di "Vivi" sia promettente. Vogliamo migliorare l'esperienza eno-gastronomica e contribuire a un settore più sostenibile ed efficiente, portando avanti la nostra passione per il buon vino e l'innovazione".

Team universitario Salerno "Laboratorio per l'Imprenditorialità"
Il Team del progetto 'Vivi' che ha partecipato al Laboratorio per l'Imprenditorialità

 

E tu sei pronto a partecipare alla prossima edizione del Laboratorio per l'Imprenditorialità del progetto Rete? C’è ancora tempo per presentare le proposte progettuali da parte dei Team universitari.  Partecipare è molto semplice! Basta sviluppare una proposta imprenditoriale innovativa e accattivante seguendo le indicazioni riportate nel regolamento ed inviarla entro le ore 12:00 del 01/07/2024.

Ulteriori informazioni

Ulteriori informazioni

E' al via l'edizione 2024 del "Laboratorio per l'Imprenditorialità" del progetto Rete.

Una sfida che coinvolge gli studenti universitari per far emergere le migliori idee di impresa. Quest'anno in palio premi in denaro, Experience Tour e un percorso formativo sull'imprenditorialità negli Hub Rete.

Il Laboratorio per l’Imprenditorialità è promosso da Rete in collaborazione con l’Accademia Italiana di Economia Aziendale - AIDEA, e si rivolge a tutti gli studenti e le studentesse delle università italiane di qualsiasi facoltà con l’obiettivo di far emergere le migliori idee innovative d’impresa.

Per informazioni visitate la pagina dedicata.