“Non serve avere tutte le risposte subito”: la storia di Violetta e del suo percorso con il Progetto Rete
Quando nella casella email universitaria di Violetta Rancan, 25 anni, è arrivata una comunicazione sul Progetto Rete inviata dalla Tutor dell’Hub di Verona, lei stava attraversando un periodo di forte incertezza: la magistrale quasi conclusa, due tirocini molto diversi già svolti, molte domande sul futuro e poche risposte convincenti.
“Mi sentivo in transizione totale. Ho visto la mail e ho pensato: ok, proviamo. Magari mi aiuta a fare un po’ d’ordine”, racconta oggi. Non immaginava che quel semplice “perché no?” l’avrebbe portata verso un percorso di orientamento personalizzato, un tirocinio retribuito attraverso la misura Voucher Stage e perfino alla decisione di dedicare una parte della sua tesi al Progetto Rete.
All’Hub Rete Verona si è trovata subito a suo agio: il primo tutor l’ha accolta e l’orientatrice l’ha ascoltata senza giudicare, accompagnandola in un percorso che le ha permesso di guardarsi dentro con maggiore lucidità. “Mi sono sentita ascoltata davvero. L’orientatrice non mi ha mai detto cosa fare: mi ha fatto domande. Ed è stato fondamentale.”
Gli incontri l’hanno aiutata a chiarire le sue priorità, a individuare le fonti di stress e a rivedere il suo modo di organizzarsi. Ha scoperto che molte ansie nascevano dal bisogno di avere tutto sotto controllo e che non era affatto necessario. “Lo switch è stato capire che non dovevo decidere tutto subito. È normale essere confusi. Non è un fallimento.”
Al termine del percorso ha ricevuto il suo Piano di Sviluppo Professionale, in cui si è riconosciuta completamente. Con una nuova consapevolezza si è candidata, quasi d’istinto, ai Voucher Stage: ed è stata scelta da un’azienda di vigilanza per un tirocinio nell’area HR e Formazione. “Non conoscevo il settore, ma ho deciso di buttarmi. E ho fatto benissimo!”
Durante lo stage ha partecipato ai colloqui di selezione, ha redatto mansionari, ha digitalizzato procedure e ha affiancato attività formative. “Ho scoperto di avere una buona capacità di osservazione, soprattutto durante i colloqui. Non lo sapevo.”
Quell’esperienza le ha chiarito la direzione: restare nell’ambito aziendale, tra risorse umane, formazione e selezione. Non ancora al 100%, ma quasi.
Il percorso con Rete l’ha colpita così tanto poi da portarla a dedicare al progetto un caso di studio nella sua tesi magistrale, intitolata “Skills mismatch tra scenario internazionale e sfide nazionali: il caso del Progetto Rete”. Nella ricerca ha analizzato il divario tra competenze dei giovani e richieste del mercato del lavoro, mostrando come un progetto nazionale come Rete possa contribuire concretamente a ridurlo. “Molti professori non conoscevano il progetto. È stato bello farlo scoprire.”
Alla fine dell’intervista, quando le chiediamo che cosa direbbe oggi a un ragazzo che vive la stessa confusione post-universitaria, Violetta risponde senza esitazione: “Raggiungete un Hub del Progetto Rete. È gratuito, è umano ed è fatto davvero per noi. Se vi sentite confusi, non siete sbagliati: siete semplicemente nel momento giusto per iniziare.”
La svolta di Violetta è iniziata con un “perché no?”.
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Hub Rete di Verona
Indirizzo: Via Campofiore, 19B - 37129 Verona
Orari: dal lunedì al giovedì dalle 09:00 alle 12:30 e dalle 14.00 alle 17.00 - venerdì dalle 9:00 alle 14:00
Telefono: 331 141 3457
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