L'importanza delle competenze

Rete è un progetto dedicato a chi come te vuole conoscersi meglio, rafforzare le sue competenze, sapere da dove iniziare per trovare il lavoro che desidera, sviluppare un’idea imprenditoriale o fare una esperienza di stage all’estero.

Ma cosa si intende per “rafforzare le competenze” e soprattutto cosa sono le competenze? La parola competenza indica ciò che una persona dimostra di saper fare in modo efficace, in relazione ad un determinato obiettivo, compito o attività all’interno di un ambito disciplinare o professionale. Se andiamo a leggere l’etimologia della parola, dal latino cum-petere, il significato si amplifica ancora e indica “andare insieme, far convergere in un medesimo punto”.

Quanto le competenze - questo “andare insieme” e mirare allo stesso obiettivo - siano oggi importanti ce lo ricordano le istituzioni internazionali: la Commissione Europea ha infatti adottato il 12 ottobre scorso una proposta per proclamare il 2023 “Anno europeo delle competenze” e ha sottolineato come disporre delle competenze adatte metta i cittadini in grado di affrontare con successo i cambiamenti del mercato del lavoro e di prendere pienamente parte alla società e alla democrazia. Con l'Anno europeo delle competenze, la Commissione si propone di imprimere un nuovo slancio all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita. Una necessità segnata dal fatto che attualmente moltissime imprese dell'UE incontrano difficoltà a trovare lavoratori con le competenze necessarie, e i dati più recenti di Eurostat indicano che solo il 37% degli adulti segue attività formative.
In ambito lavorativo, parliamo di competenze professionali o skills proprio quando ci riferiamo alle qualifiche conseguite con le esperienze di lavoro: conoscenze teoriche, abilità pratiche, attitudini comportamentali e relazionali. In particolare le soft skills - che in questo sito abbiamo chiamato "competenze per la vita" - completano le competenze principali di tipo tecnico, o hard skills, che rappresentano quelle conoscenze e competenze tecniche necessarie per svolgere una determinata attività lavorativa o di studio. Ma sono proprio le soft skills, conosciute anche con il termine di competenze trasversali che rappresentano oggi un valido elemento di differenziazione in un mondo lavorativo in continua evoluzione e sempre più competitivo.

Ce ne accorgiamo quando le aziende chiedono ai loro collaboratori non solo di farsi carico delle attività e di trovare soluzioni ai problemi, ma di dimostrare iniziativa, nuove idee, avventurarsi in nuovi sentieri, essere flessibili e pronti ad imparare compiti diversi. Competenze fondamentali non solo per svolgere in modo efficiente i compiti assegnati, rispettando regole e procedure, ma per interagire con i colleghi, risolvere i problemi e gestire il lavoro. 

Possiamo dirlo con chiarezza, le competenze trasversali, o soft skills, rivestono un’importanza sempre più grande per entrare nel mondo del lavoro. Quando un’impresa decide di assumere una persona, non guarda solo le competenze tecnico-professionali, ma sempre di più le competenze trasversali che questa persona possiede, e ciò è ancor più vero per chi, come te, si trova alla prima esperienza lavorativa.

Ma quali sono le soft skills più conosciute e riconosciute per la loro efficacia? Ecco un elenco in 14 punti, di quelle che in molti considerano concetti chiave, snodi importanti nella vita e nel lavoro: 

• Autonomia: lavorare anche senza la supervisione di un tutor;
• Apprendere in maniera continuativa: riconoscere i propri limiti ed essere pronti a migliorare le proprie competenze;
• Attenzione ai dettagli: curare i particolari per garantire un risultato finale eccellente;
• Capacità di pianificare ed organizzare: identificare obiettivi, priorità organizzando le risorse;
• Conseguire obiettivi: raggiungere gli obiettivi assegnati e superarli;
• Capacità comunicativa: trasmettere in modo chiaro le informazioni ed essere capaci di ascoltare;
• Essere intraprendente: sviluppare idee ed essere pronti a correre dei rischi per realizzarle;
• Fiducia in sé stessi: essere consapevoli del proprio lavoro e del valore delle proprie idee;
• Flessibilità: essere pronti a lavorare con chi ha idee diverse;
• Gestire le informazioni: elaborare le conoscenze da fonti diverse e trasformarle in nuovi obiettivi;
• Leadership: guidare, motivare e trascinare il proprio gruppo di lavoro verso la meta;
• Problem Solving: cercare sempre le possibili migliori soluzioni ai problemi;
• Resistenza allo stress: mantenere il controllo senza scaricare i nostri problemi sugli altri;
• Team work: collaborare con gli altri costruendo relazioni positive.

Insomma, a differenza delle hard skills, (le competenze tecniche specifiche, le cosiddette competenze verticali) le soft skills o competenze trasversali non riguardano una specifica abilità ma peculiarità personali. 
Esistono ruoli in cui particolari soft skills risultano essenziali per svolgere al meglio una mansione. Se pensiamo, ad esempio, a ruoli di responsabilità e coordinamento di un team, doti quali la leadership e la gestione dei conflitti sono fondamentali e hanno un impatto sicuro sulla qualità del risultato del lavoro dell’intero team. 

Le modalità di valutazione dei candidati stanno cambiando. Accade che le aziende si concentrino su coloro che offrono potenzialità future, ancora di più che sulle competenze tecniche necessarie sul momento. I selezionatori e i responsabili delle assunzioni si concentrano maggiormente sull’intelligenza situazionale ed emotiva, su candidati con quozienti di apprendimento e livelli di pensiero critico elevati in grado di affrontare gli imprevisti e gestire i teams. Al tempo stesso però, anche a livello universitario, non si acquisiscono sufficienti competenze di project management, team management, lavoro di gruppo, analisi delle situazioni o problem solving.

Da dove iniziare dunque? La prima cosa da fare è individuare il proprio “skill gap”, ovvero quell’insieme di competenze che vanno migliorate o che potrebbero mancare: come dicevamo, ad esempio, capacità di analisi, conoscenze e abilità tecniche, abilità di base come le strategie di apprendimento o attitudini cognitive quali l’originalità, ma anche abilità sociali come la capacità di persuasione.

Gli Hub Rete ti possono aiutare “scrivendo” il tuo Bilancio delle Competenze. Significa disegnare una mappa delle tue conoscenze e delle tue abilità. Un modo per conoscere sé stessi ed imparare a muoversi nel mondo del lavoro, costruendo un progetto formativo e di crescita, su misura per te. Un'attività, realizzata a partire da un colloquio e con la compilazione di questionari digitali e report personalizzati, gestiti da un nostro esperto di orientamento.

I servizi di Orientamento degli Hub Rete ti indicheranno poi i passi successivi grazie ad una ricca offerta, in aula e online, di corsi utili per sviluppare le diverse competenze e tra queste, quelle che come abbiamo detto, a noi piace definire competenze per la vita, le soft skills, un termine che difficilmente rende giustizia alla complessa combinazione di capacità che descrive i cui ingredienti sono empatia, intelligenza emotiva, creatività, capacità di collaborare e comunicare. 

Rete ha creato un percorso di formazione nel quale tutte queste capacità possono essere sviluppate, allenate e potenziate in funzione del tipo di competenza e del tuo livello di partenza. 

Come ha scritto più di duemila anni fa lo storico latino Tito Livio “le grandi ambizioni rendono grandi gli animi”. A te dunque il desiderio e l’ambizione di migliorare sempre più.